Politica scolastica all’estero: servono regole certe

Il Liceo del Made in Italy viene dipinto come necessità ma il vero Made in Italy lo portano avanti le scuole italiane all’estero, il cui personale rappresenta l’espressione più autentica del valore della cultura italiana. Anni di esperienze professionali e umane che andrebbero meglio valorizzate”.

E’ quanto ha affermato quest’oggi il Segretario generale Uil Scuola Rua Giuseppe D’Aprile che si trovava nella Scuola Statale di Atene.

E’ questa un richiamo diretto al Contratto Nazionale di Lavoro, il cui rapporto di lavoro è regolato da un diverso ministero, quello di Istruzione e Esteri, con il risultato che la loro condizione lavorativa è diversa da quella di tutti gli insegnanti.

“E’ questo il momento per far valere – sottolinea D’Aprile- per il personale scolastico destinato all’estero – le regole del contratto scuola in tema di mobilità, prerogative professionali e rapporto di lavoro. Il salto di qualità che le nostre comunità chiedono alle istituzioni scolastiche e formative all’estero è possibile solo se il nostro personale è messo in grado di lavorare, progettare e sperimentare in un quadro di riforma delle istituzioni sul piano legislativo e contrattuale che preveda autonomia organizzativa e possibile flessibilità, secondo le esigenze locali”.

Durante la sua visita ad Atene, il Segretario Uil ha incontrato la vice Ambasciatrice italiana in Grecia, Susanna Schlein alla quale ha chiarito:

” Che servono strumenti contemporanei e metodologie flessibili, perchè le situazioni linguistiche , culturali e sociali cambiano rapidamente,i bisogni evolvono e si diversificano, richiedendo interventi sempre nuovi e aggiornati. Il personale italiano nelle scuole all’estero ha maturato esperienze e professionalità che vanno conosciute, riconosciute e messe a patrimonio del sistema nazionale”.

Da sinistra, Emilio Luzi (dirigente scolastico della scuola), Angelo Luongo (responsabile Uil Scuola Esteri), Daniela Di Rosa Rsu Uil ad Atene e Susanna Schlein, Vice Ambasciatrice italiana in Grecia

Comments are closed.