Nasce lo sportello di ascolto per le Pari Opportunità

E’ stato presentato ieri mattina a Milano, nella sede Uil di Via Campanini a Milano, il primo sportello di ascolto dedicato alle Pari Opportunità. A tessere le fila di un progetto che si annuncia come apri pista di una serie di iniziative analoghe le segretarie e i segretari regionali di Uil Scuola Lombardia. 

Hanno partecipato, tra gli altri:

La coordinatrice nazionale Uil delle Pari Opportunità Sonia Ostrica

Il Segretario Generale Uil Lombardia Enrico Vizza

Il Segretario regionale Uil Scuola Lombardia Abele Parente

I Segretari regionali Uil

La delegata del Sindaco per le Pari Opportunità città metropolitana Elena Lattuada

La consigliera delegata alle politiche dei Lavori Sociali e Pari Opportunità Città metropolitana Diana De Marchi

La Segretaria Nazionale Uil Scuola Rua Francesca Ricci

La responsabile del coordinamento Uil Pari Opportunità Lombardia e Milano Ester Greco

” Le pari opportunità – ha spiegato Greco – sono uno dei principi fondamentali su cui dovrebbe basarsi ogni società moderna. Il che significa che ogni individuo, indipendentemente da genere, razza, orientamento sessuale o background socio-economico, ha il diritto di accedere alle stesse opportunità e di essere trattato con dignità e rispetto”.

Secondo il Global Gender Gap, il rapporto pubblicato dal World Economic Forum, per valutare i progressi fatti verso la Parità di genere nei settori della politica, dell’economia, dell’istruzione e salute di 153 paesi, nel 2019 l’Italia si classificava al 76esimo posto.

Alle Pari Opportunità: accesso equo, eliminazione delle discriminazioni, equità salariale, promozione delle diversità e valorizzazione della persona, vanno sempre associate ovviamente le buone regole della convivenza civile. Che passano per il rispetto per gli altri indipendentemente dalle differenze di razza, genere, etnia, religione o  orientamento sessuale fino a mantenere un comportamento  civile e cortese nelle interazioni quotidiane.

“Lo sportello – ha concluso la Greco –  nasce con l’intento di essere un luogo sicuro, accogliente e privo di giudizi, dove chiunque possa esprimere le proprie preoccupazioni, esperienze o idee relative alle pari opportunità. Vogliamo creare un ambiente in cui ogni voce sia ascoltata e in cui si possa lavorare insieme per superare le sfide che ancora sono da ostacolo. Senza dimenticare che la diversità è la nostra ricchezza e l’inclusione è il nostro obiettivo comune. Dobbiamo avere il coraggio di guardare i problemi che affliggono le nuove generazioni: il 78 per cento dei giovani fanno uso di super alcolici.  E’ in aumento la realtà di giovani hikikomiri: che si chiudono in casa e rifiutano di vivere. Così come sono in  aumento forme di autolesionismo e di rabbia sociale”.

Uil Scuola ha più volte denunciato gli episodi di violenza nelle scuole, l’ultimo in ordine cronologico l’altra mattina fuori la scuola di Varese, dove uno studente ha ferito l’insegnante con un coltello.

” La scuola è fortemente impegnata in tutti i progetti che riguardano la parità di genere – ha detto Francesca Ricci – la definizione di una rete regionale di referenti per le pari opportunità è frutto di una scelta confederale che abbiamo assunto nel nostro congresso e realizzato in questi mesi. Questo di oggi è un appuntamento che conferma concretamente il lavoro che intendiamo fare come rete. I tempi sono quelli giusti per un progetto che guardi non solo alle differenze ma ai punti di contatto reciproci. “

E poi il guanto di sfida è passato ai docenti

” Gli insegnanti – ha concluso Francesca Ricci – hanno la grande responsabilità di creare un ambiente di apprendimento che sfidi gli stereotipi di genere e promuova l’equità. Ciò significa incoraggiare gli studenti a perseguire qualsiasi indirizzo di studio, fare rete per eliminare le discriminazioni e garantire la diversità di prospettive”.

Per la coordinatrice nazionale Uil delle Pari Opportunità Sonia Ostrica, che ha concluso i lavori :

” Lo sportello per le Pari Opportunità rappresenta un luogo di coerenza e coesione. La questione femminile non è una questione privata esclusiva di una categoria ma si tratta di riassegnare un ruolo che spetta di diritto nel sistema”.

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