Contratto mobilità: vi spieghiamo il nostro no

La posizione di Uil Scuola non lascia dubbi: secco il no del Sindacato sulla firma del  Contratto Collettivo Nazionale Integrativo relativo alla mobilità del personale docente, educativo e ATA.

La sintesi della posizione politica della Federazione Uil Scuola Rua è espressa nella nota che è stata inviata al Ministero dell’Istruzione e del merito (Mim), dopo la trattativa col governo sulla mobilità.

” A seguito della nostra incalzante rivendicazione sindacale sostenuta nel corso delle trattative- si legge nella nota –  prendiamo atto della volontà dell’Amministrazione di consentire ai docenti assunti in ruolo l’1/9/22 di presentare domanda per l’a.s. 2023/24 seppur con riserva. Tale apertura resta, per la Federazione UIL Scuola Rua, solo parziale, perché comunque subordinata ad un eventuale futuro intervento legislativo. Abbiamo registrato, diversamente, una totale chiusura per i docenti che, al termine della mobilità dello scorso anno, hanno ottenuto una sede in provincia diversa da quella di titolarità a cui non sarà invece consentito di presentare domanda”.

Uil Scuola ha più volte chiesto la modifica della legge, quanto previsto dal Testo Unico del pubblico impiego (D.lgs. 165/01 art. 2 comma 2). Tuttavia, vista la mancanza di volontà da parte del Ministero ad adottare le soluzioni proposte, ribadisce, il no alla firma del CCNI.

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